Vi ricordate i vecchi tempi in cui in un pub o in una pizzeria chiedevamo una bionda piccola o una rossa doppio malto? Beh, con la diffusione sempre più rapida delle birre artigianali ormai è tempo di aggiornare il nostro vocabolario e conoscere un po' più da vicino il mondo della birra...
I principali ingredienti della birra sono l'acqua, l'orzo (o altri cereali), i luppoli ed il lievito.
Prima di essere utilizzato per la produzione di birra, l'orzo viene maltato, ciò sottoposto ad un processo di germinazione. Per questo si parla di malto d'orzo dal quale principalmente dipendono il livello di alcol e la corposità della birra.
I luppoli, invece, sono i fiori della pianta femmina di luppolo. Seccati, sono aggiunti alla birra per dare l'amaro e l'aroma.
Il lievito, infine, è l'ingrediente che trasforma in birra il mosto prodotto da malto, luppoli ed acqua.
La principale differenza tra le birre industriali e quelle artigianali è che quest'ultime non sono pastorizzate o filtrate. La pastorizzazione è quel processo che consiste nel portare la birra ad una temperatura di circa 60° in modo da eliminare tutti i microrganismi e lieviti e renderla conservabile più a lungo. Tuttavia questa tecnica rende la birra più "piatta", attenuando sapori ed odori e riducendo il valore nutritivo.
I principali ingredienti della birra sono l'acqua, l'orzo (o altri cereali), i luppoli ed il lievito.
Prima di essere utilizzato per la produzione di birra, l'orzo viene maltato, ciò sottoposto ad un processo di germinazione. Per questo si parla di malto d'orzo dal quale principalmente dipendono il livello di alcol e la corposità della birra.
I luppoli, invece, sono i fiori della pianta femmina di luppolo. Seccati, sono aggiunti alla birra per dare l'amaro e l'aroma.
Il lievito, infine, è l'ingrediente che trasforma in birra il mosto prodotto da malto, luppoli ed acqua.
La principale differenza tra le birre industriali e quelle artigianali è che quest'ultime non sono pastorizzate o filtrate. La pastorizzazione è quel processo che consiste nel portare la birra ad una temperatura di circa 60° in modo da eliminare tutti i microrganismi e lieviti e renderla conservabile più a lungo. Tuttavia questa tecnica rende la birra più "piatta", attenuando sapori ed odori e riducendo il valore nutritivo.
Esistono moltissimi stili di birra artigianale che si differenziano tra di loro a seconda:
- del metodo di produzione adottato
- della temperatura alla quale avviene la fermentazione, alta (16-22°) o bassa (circa 12°)
- delle materie prime utilizzate e della loro provenienza
Gli stili di birra che più comunemente possiamo trovare presso i locali che servono birre artigianali sono:
INDIA PALE ALE (I.P.A.)
Probabilmente si tratta della birra artigianale più diffusa. Storicamente l'I.P.A. era destinata all'esportazione in India per il consumo dei sudditi inglesi. Fu proprio questa necessità di conservazione per lunghi viaggi che portò ad un impiego marcato del luppolo. Infatti l'I.P.A. è caratterizzata dalla presenza di alti livelli di luppolo ed alcol, da un aroma erbaceo e da un corpo medio/leggero. Per alcuni il sapore persistente di luppolo può risultare eccessivamente amaro ma alla maggior parte degli amanti della birra piace.
AMERICAN PALE ALE (A.P.A.)
E' uno stile abbastanza simile all'I.P.A. da cui differisce per l'utilizzo di luppoli americani.
DUBBEL
E' una birra belga dal colore ambrato scuro (tendente al nero), dalla corposità molto consistente e dal sapore ricco di malto. Alcuni esempi commerciali sono la Grimbergen Dubbel o la Affliglem Dubbel.
TRIPEL
Birra belga dal colore chiaro e con un elevato contenuto di alcol. Il gusto di malto è meno strutturato rispetto alla cugina Dubbel ed il finale è caratterizzato da un sapore delicato di agrumi e luppoli aromatici. Esempi commerciali sono la Affligem Tripel e la St. Bernardus Tripel.
GOLDEN ALE
Birra belga simile alla tripel ma meno maltata, dal colore più chiaro e dal corpo relativamente leggero. Il gusto è fruttato ed il finale un pò amaro. Esempi commerciali sono La Chouffe e la Duvel.
STRONG DARK ALE
Esistono molte varianti di questo stile tutte caratterizzate da un corpo pieno e da un colore scuro. Ricca, cremosa, solitamente speziata e tendente al dolce, questa birra ha un sapore di luppolo limitato ed una presenza di malto consistente.
STOUT
E' la classica birra scura (praticamente nera), corposa, con la schiuma molto cremosa e quasi senza bollicine. Il gusto è tostato con note di caffè e cioccolato. L'esempio commerciale più comune è la Guinness. Accanto alla Stout spesso si trova anche la Porter. La Porter ha caratteristiche molto simili alla Stout e può considerarsi il suo antenato. Una curiosità, la Porter era bevuta dai facchini (porter, in inglese), da cui il nome.
SAISON
Birra stagionale estiva prodotta nella regione francofona del Belgio. Il colore è dorato scuro ed il sapore è piuttosto complesso. Non è infrequente avvertire note pepate, agrumate e speziate (coriandolo, zenzero…), talvolta anche leggermente acidule. Notevole è in genere anche la luppolatura, che conferisce a queste birre un gusto amarognolo.
LAMBIC (o Sour)
Si tratta di una birra belga molto particolare. Infatti è caratterizzata da una fermentazione spontanea che avviene esponendo il mosto a lieviti selvaggi e batteri. Questo inusuale processo di fermentazione conferisce un sapore assolutamente secco, vinoso e sidroso, con un retrogusto acidulo.
WEIZENBIER (o Wheat beer)
Questo nome è utilizzato per indicare un'ampia famiglia di birre prodotte dalla fermentazione del grano, sempre misto a malto d'orzo. Le Weizen si distinguono per la loro leggera cremosità ed il sapore dolciastro che le rendono molto rinfrescanti e tipicamente estive. Il luppolo è poco presente e spesso si avvertono aromi e sapori di banana.
LAGER
Lager è il termine usato per indicare un'ampia famiglia di birre di origine tedesca a bassa fermentazione. Pertanto si tratta di un termine generico che comprende molti stili di birra, come Pilsener, Vienna e Märzen.
La maggior parte delle lager sono chiare, caratterizzate da un'alta carbonazione, da un un sapore di luppolo medio e da un grado alcolico contenuto (4-5%).
Ecco uno schema che riepiloga quasi tutti gli stili esistenti e cerca di rappresentare anche le "parentele" tra le varie birre (in arancione sono evidenziate le tipologie più comuni):
Ecco uno schema che riepiloga quasi tutti gli stili esistenti e cerca di rappresentare anche le "parentele" tra le varie birre (in arancione sono evidenziate le tipologie più comuni):
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